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Le mie ricerche |
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Dal 1987, oltre alla lavorazione della vite e del vino, svolgo con
continuità, con assiduità, e per pura passione, alcuni studi
nell'ambito del recupero della variabilità genetica del germoplasma
viticolo autoctono. In altre e più semplici parole, mi piace curiosare
nelle sempre più rare vigne centenarie, al fine di identificare e
riscoprire vecchi vitigni locali scomparsi o dimenticati, e di individuare, per
i vitigni più diffusi, i biotipi più interessanti sotto il
profilo qualitativo. Gli studi sono condotti in collaborazione con il mio amico
svizzero vallesano, dottor José Vouillamoz, biologo molecolare, il quale
si occupa delle analisi del DNA e delle parentele genetiche. L'impegno profuso in queste ricerche ha portato ottimi risultati. Ho identificato e recuperato un vitigno autoctono a bacca bianca scomparso, e ritenuto estinto da più di un secolo, il Blanc Comun. Inoltre, ho scoperto e moltiplicato una vecchia pianta di Petit Rouge a bacca bianca, ossia una vite unica, manifestante una mutazione gemmaria a carico del carattere genetico codificante per la colorazione delle uve. Ho altresì contribuito a determinare le parentele genetiche di un altro vitigno autoctono, il Neret de Saint-Vincent, gettando maggior chiarezza all'interno della folta schiera dei vitigni denominati Neretti. |
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